“One place suits one person, another place suits another person.
For my part I prefer to live in the country, like Timmy-Willy”
– The Tale of Johnny Town-Mouse, Beatrix Potter
La Beatrix Potter Society di cui faccio orgogliosamente parte, mi ha portata nel Lake District ad esplorare i luoghi tanto cari a Beatrix Potter.
La Beatrix Potter Society è un’associazione inglese nata nel 1980 con l’obiettivo di studiare e far conoscere al mondo intero la vita e le opere della donna straordinaria che è stata Beatrix Potter. Chiunque abbia un reale interesse per Beatrix può diventare membro della Society e partecipare alle attività organizzate online o nel Regno Unito.
Prima di ripercorrere le tappe di questa esperienza meravigliosa, ti ricordo che non sono una fan dei testi farciti di link. Troverai quindi tutti i collegamenti in fondo all’articolo.
Buona lettura!
L’evento autunnale ci ha portati nel Lake District, il Distretto dei Laghi che si trova nell’Inghilterra del nord-ovest, non troppo distante dal confine con la Scozia. Qui Beatrix ha soggiornato con la famiglia per le abituali vacanze estive per la prima volta nel 1882. Da allora la bellezza di questi luoghi non ha mai lasciato il cuore di Beatrix e nel 1913 sono diventanti sua dimora quando vi si è trasferita in seguito al matrimonio d’amore con William Heelis. Gli ultimi 30 anni della sua vita sono stati dedicati con tenacia alla preservazione della campagna di quest’area d’Inghilterra.
La perseveranza di Beatrix nell’affermare i suoi valori e nell’ostacolare la allora crescente industrializzazione permette oggi a tutte noi di godere della bellezza autentica e ispiratrice di quei luoghi.
Sono luoghi che parlano al cuore, luoghi intrisi di forze ancestrali, in cui si respira un’energia speciale lasciata in eredità da Beatrix e da tante altre persone che qui hanno trovato dimora prima di lei. Sono certa che qui ognuna di noi percepisca sensazioni ed emozioni di sfumature diverse ma sono altrettanto certa che nessuna possa restarne indifferente.
Ma iniziamo il nostro viaggio…
In questa puntata ti parlerò di:
- Un intimo appuntamento con l’arte a Manchester
- Incontri e scoperte a Windermere, Lake District
- Una visita riservata a Hill Top Farm
Prima tappa del viaggio: Manchester
Il mio viaggio è iniziato nella splendida Manchester, una città che prima di marzo 2023 non avrei mai pensato di definire “splendida”. L’ho sempre immaginata tetra, grigia, segnata da un passato industriale e invece ho trovato vita, colore, brio e un inaspettato senso di familiarità che ancora non so spiegarmi. Me ne sono innamorata a tal punto da dedicarle un pomeriggio solitario prima di dirigermi verso i maestosi laghi. Avevo voglia di un appuntamento con l’arte, io e lei da sole nella nostra intimità. E così lasciati i miei “bauli” di viaggio ad aspettarmi in stazione, mi sono diretta alla Art Gallery di Manchester sotto ad una pioggia battente, ma nulla di cui temere, anche la pioggia è bella in Inghilterra.
La Art Gallery di Manchester è un puro gioiellino, passare del tempo qui è una coccola. La galleria è di dimensioni molto più abbordabili di istituzioni come la National Gallery o il V&A di Londra. Non c’è folla e la visita alle gallerie è di conseguenza molto rilassata e rilassante. Come in molte parti della città, anche qui ci sono tracce dei Potter. Rupert Potter, il padre di Beatrix, ha seguito conferenze d’arte con il fratello Crompton quando il palazzo ospitava la Royal Manchester Institution. E la stessa Beatrix ha donato numerose opere dell’artista Randolph Caldecott collezionate dal padre e di grande ispirazione per Beatrix durante gli anni di esplorazione del suo talento.
Ho pranzato al Café che si trova all’interno del museo circondata da quadri antichi e ho speso tempi dilatati di fronte ad opere come “Autumn Leaves” di Sir John Millais (artista Preraffaellita nonché amico di famiglia dei Potter e persona molto importante per Beatrix) e ai dipinti di Pierre Adolphe Valette, restandone incantata.
Non appena ho avvertito sazietà d’arte ho capito che era tempo di incamminarsi, inutile fare indigestione quando hai la sensazione che tornerai molto presto.
Il mio treno per i laghi mi attende al binario 14 della Manchester Piccadilly. Lo scenario fuori dal finestrino lentamente mostra forme e colori differenti, i palazzi di Manchester lasciano il posto a colline, campagna, pecore, muretti a secco. Un raggio di sole spunta tra le nuove.
Con l’approssimarsi dei laghi il cuore inizia a battere ad un ritmo diverso, il respiro si fa più calmo e il viso più rilassato, piccoli cambiamenti che sembrano sussurrare “siamo a casa, finalmente”.
Eccomi giunta a Windermere, stazione capolinea e ultimo avamposto ferroviario all’interno del magnificente Lake District. Anche Beatrix giungeva qui dalla soffocante Londra su quegli stessi binari…
Il risveglio a Windermere, Lake District
Ieri sera ho incontrato molti degli altri membri della Society per una cena informale e un immancabile (per me) sidro di mele. Molti volti già noti mi hanno riservato un caloroso benvenuto e ho avuto il piacere di conoscerne di nuovi. Membri dal Canada, dagli Stati Uniti e dall’Europa si sono dati appuntamento qui, nei luoghi di Beatrix.
Il programma di questa giornata è molto fitto e a tratti infuso di una punta di tensione per un’attività che mi porterà molto al di fuori della mia comfort zone.
La mattina, dopo l’immancabile appuntamento con tè e dolcetti, facciamo la conoscenza di Rosalind Rawnsley, discendente di Hardwicke Rawnsley il quale è stato co-fondatore del National Trust nonché amico di famiglia dei Potter e persona cruciale per l’esplosione dell’indubbio talento di Beatrix. Ecco, diciamo che se oggi possiamo godere di Peter Coniglio è anche per merito di questo uomo dai tanti talenti. E se la campagna inglese ha la forma che possiamo apprezzare oggi dobbiamo darne credito a Mr. Rawnsley.
Le persone che incontriamo lungo il nostro cammino vengono spesso a portarci idee, ispirazioni e ad indicarci dolcemente la via. Così è stato per Beatrix, così è per tutte noi.
Ed ora ecco approcciarsi a passi svelti il momento dell’uscita dalla mia comfort zone… Insieme ad altri coraggiosi membri della Society sono coinvolta in un progetto di lavoro che vedrà la luce solo tra qualche mese. È incredibile quanto l’ardente passione possa spingerci oltre le nostre paure, oltre i confini del nostro piccolo giardino! Certo, la paura non se ne va, è sempre lì a vegliare su di noi ma il coraggio ci sospinge da dietro e come un potente alito di vento gonfia la nostra vela. La mia esperienza qui mi sta dimostrando che molto spesso abbiamo un’idea molto limitata delle nostre possibilità, pensiamo di essere deboli, invisibili, non abbastanza. Quando però troviamo la porta del fuoco che arde dentro di noi diventiamo capaci di cose fino a poco tempo prima inimmaginabili.
Il mio augurio per te che leggi questo mio diario di viaggio è proprio questo: trovare la porta di quel fuoco dirompente e lasciarti rapire e trasportare verso territori sconosciuti per incontrare scenari unici.
Stare lontano dal fuoco della passione significa andare nella direzione opposta della bellezza, significa rassegnarsi a vivere una vita apparentemente tranquilla in cui alla domanda “Come va?” tu rispondi “Ma dai, si tira avanti!”.
La giornata continua con un crescendo di bellezza. Ora la tensione ha lasciato spazio all’orgoglio di aver fatto qualcosa di unico e tutto assume forme differenti.
Incontriamo la fotografa e farmer Amy Bateman, donna divertente e spumeggiante che ci mostra il dietro le quinte del suo libro “Forty Farms” e una nuova prospettiva sulle fattorie della Cumbria, la contea su cui si estende il Lake District.
Amy tiene workshop di fotografia nella sua fattoria e tour fotografici nelle fattorie del Lake District. Indovina un po’ da dove ti arriveranno mie notizie tra qualche mese?
Una visita a Hill Top tutta per noi
“…as nearly perfect a little place as I ever lived in”
– Beatrix Potter
Hill Top Farm è stata la prima fattoria acquistata da Beatrix Potter nel Lake District. Un punto di svolta, una coraggiosa dichiarazione di libertà e indipendenza emotiva, così la biografa Linda Lear descrive l’acquisto della fattoria.
Furono l’eredità della zia Harriet Burton e soprattutto l’enorme successo dei suoi primi libri a consentirle questo passo rivoluzionario, il primo di tanti.
Beatrix seguì personalmente i lavori alla casa padronale e al giardino affrontando non poche resistenze maschiliste. È interessante osservare che ora come allora, il rinnovamento di una casa è un’esperienza formativa che implica un certo grado di stress. E l’essere una donna sola sembra togliere credibilità e autorevolezza all’impresa.
Beatrix non ha mai vissuto a Hill Top, lei e l’amato William vivevano a Castle Cottage Farm poco distante da qui. Hill Top era il nido artistico di Beatrix, qui veniva a passare tempo solitario e creativo. Negli anni successivi all’acquisto della fattoria scrisse 13 libri molti dei quali raffiguravano porzioni della casa, del giardino o del paese di Near Sawrey dove si trova Hill Top.
Il National Trust (ente che tutela i beni naturalistici e storici nel Regno Unito) ha riservato casa e giardino per qualche ora solo per noi della Society.
La scarsa luce che entra dalle finestre dona al piccolo cottage un’atmosfera straordinariamente “cosy”; non è difficile immaginarsi qui totalmente assorbite nella lettura di un libro mentre fuori piove e il cielo si fa greve.
L’energia che si respira passeggiando per il giardino, salendo le scale o soffermandosi nelle stanze minute e avvolgenti è qualcosa di profondo, bussa al cuore in modi inaspettati, fa affiorare sensazioni mai provate. La presenza di Beatrix si percepisce in ogni angolo della tenuta di Hill Top come del resto in tutto il Lake District. La luce di un sole di tardo pomeriggio filtra attraverso le nuvole che corrono via veloci per svelare l’azzurro del cielo e io mi sento in Paradiso.
Eccoti alcuni scatti della casa, del giardino e dell’orto.
Grazie per aver ripercorso queste prime tappe insieme a me. Il solo atto di tradurre in parole quei momenti è stato altamente utile per placare la profonda nostalgia di quei luoghi perfetti che hanno un inspiegabile sentore di casa.
Ti aspetto le prossime settimane con nuovi racconti dal mio diario di viaggio. Andremo a visitare nuove fattorie di proprietà di Beatrix nel Lake District, faremo incontri ravvicinati con le pecore locali, ti mostrerò una veste di Beatrix che forse non ti aspetti e ti porterò a casa di William Wordsworth e della sorella Dorothy.
A presto!
Donne d’ispirazione: Conversazioni attorno al tè
Beatrix Potter sarà la prima protagonista degli appuntamenti “Donne d’ispirazione – Conversazioni attorno al tè per lasciarsi ispirare dalle vite delle grandi autrici del passato”.
Ti invito a iscriverti alla lista d’attesa per sapere quando e dove si terranno i prossimi incontri.
Link utili e bibliografia
- The Beatrix Potter Society
- Manchester Art Gallery
- La fotografa Amy Bateman e il suo libro Forty Farms
- Hill Top Farm
- Bibliografia di riferimento: Beatrix Potter: A life in nature di Linda Lear
- La tappa No. 2 di questo viaggio
Alice ha scritto
Cara Claudia, ho amato tutto. Come sempre del resto. Vorrei chiedere, ho letto degli appuntamenti “Donne di ispirazione”. Puoi dirmi di cosa si tratta per favore? Grazie, Alice
Claudia ha scritto
Cara Alice,
che bello averti qui!
Beatrix per me è un continua ispirazione. È stata una donna forte che con tenacia e perseveranza ha seguito ciò che le faceva battere il cuore senza farsi scoraggiare dalla società maschilista in cui è vissuta.
Per questi ed altri motivi vorrei che fosse quanto più possibile conosciuta anche qua in Italia.
Ci ritroveremo a conversare davanti ad una deliziosa tazza di tè, ripercorreremo la sua vita e le sfide che ha dovuto affrontare e trarremo ispirazione per il nostro unico e irripetibile cammino.
Insieme a Beatrix ciclicamente ci saranno altre donne letterarie e anch’io non sarò sola in questa splendida avventura che sento come una chiamata, una necessità imprescindibile.
Sono certa che il lato naturalistico e botanico di Beatrix risuonerà con il tuo! 😉
Ti aspetto!
Claudia