Bentornata a ripercorrere nuove tappe di questo incredibile viaggio nel Lake District, i luoghi di Beatrix Potter, una delle mie Donne d’Ispirazione.
Se non lo hai già fatto, ti invito a percorrere la prima tappa che trovi qui. In caso contrario, prepara una tazza del tuo tè preferito, chiudi per un attimo il mondo fuori e mettiti comoda che si parte.
In questa seconda tappa:
- a cena nella tenuta di Lindeth Howe, la residenza della madre Helen
- un incontro ravvicinato con le pecore Herdwick
- una peculiare residenza d’ispirazione gotica
- una veste poco nota di Beatrix Potter
Come sempre, ti ricordo che non sono una fan dei testi farciti di link. Troverai quindi tutti i collegamenti in fondo all’articolo.
Buona lettura!
A cena nella tenuta di Lindeth Howe
Lindeth Howe è stata una delle tante residenze della famiglia Potter che dal 1882 in poi ha scelto il Lake District per sfuggire all’aria pesante di Londra e trascorrere liete vacanze estive. Stando ai miei studi, Beatrix e la famiglia hanno soggiornato qui nel 1911 e nel 1913. Beatrix allora era già proprietaria di Hill Top e Castle Cottage Farm e con una frequenza pressoché giornaliera faceva la spola da Lindeth Howe alle sue tenute per passare del tempo nei luoghi del cuore, supervisionare i lavori e scrivere e illustrare i suoi libri.
Nel 1915 Lindeth Howe diventa residenza della madre Helen che lascia così Londra per trasferirsi stabilmente nei Laghi.
Ho adorato Lindeth Howe, per gli arredi, per la carta da parati, per le poltrone in tweed, per i salottini con vista sul giardino, per il suo passato, per la torta al caramello e per la teiera di tè con cui ho potuto concludere il pasto senza sentirmi un’aliena come succede regolarmente in Italia.
Oggi Lindeth Howe è un hotel, un ristorante e una wedding venue. È un luogo intimo, accogliente, curato con un passato che ancora si può respirare in ogni angolo. Ci trascorrerei volentieri un lungo weekend invernale osservando la neve che cade fuori in giardino da una delle bow window con vista sul lago Windermere, sorseggiando delizioso tè.
Yew Tree Farm: il set del film Miss Potter e l’incontro con le pecore Herdwick
Inizia una nuova giornata ricca di appuntamenti su e giù per le colline del Lake District.
Oggi visitiamo Yew Tree Farm, la fattoria che ha fatto le veci di Hill Top Farm nel film Miss Potter [splendida coccola autunnale, N.d.A.].
La pioggia scende con intensità ma noi ci ripariamo nel capanno di ardesia ad ascoltare Jo che ci conduce alla scoperta delle pecore di razza Herdwick: ci spiega il significato delle macchie di colore, ci mostra le caratteristiche della lana del loro manto e perché sono così importanti in questa area dell’Inghilterra.
La razza Herdwick è la razza perfetta per le fells, le colline brulle del Lake District. Queste pecore infatti pascolano su e giù per le colline incuranti delle condizioni meteorologiche brucando quello che trovano lungo il loro cammino.
Tra i mille abiti indossati da Beatrix c’è anche quello di allevatrice di pecore Herdwick.
Grazie alla sua dedizione e a quella dei suoi pastori negli anni vinse numerosi premi e contribuì alla salvaguardia di questa razza dal futuro (allora) precario.
Raincoat & waterproof shoes on, è tempo di conoscere il gregge più famoso d’Inghilterra! Ci incamminiamo su per le verdi colline tra muretti a secco rivestiti di abbondante muschio, cancelli di legno e ciuffi di felce ed ecco spuntare i primi musetti bianchi. La loro compagnia è davvero piacevole ma ciò che cattura davvero la mia attenzione è la natura intorno a me. Avverto un tale senso di maestosità e ancestrali presenze qui su queste colline. Non sono semplici colline con prato soffice, querce secolari, boschi… c’è qualcosa che va oltre i singoli elementi, c’è un collante antico che crea un’entità maestosamente potente. E di nuovo si mettono in circolo emozioni sconosciute. Dovrò tornare ad esplorare nella solitaria compagnia di me stessa per ascoltare con premurosa attenzione quali messaggi ci sono per me nascosti tra i fianchi di queste maestose colline.
È tempo di congedarsi, il nostro programma indica una nuova destinazione da scoprire, alquanto stravagante oserei dire.
Wray Castle, una peculiare residenza d’ispirazione gotica nel Lake District
La famiglia Potter soggiornò qui durante l’estate del 1882. Beatrix registra nel suo diario la storia di questa peculiare residenza. Ci dice che fu costruita da Mr. Dawson, un medico di Liverpool con i soldi della moglie Margaret Preston la cui famiglia produceva gin. Ci vollero sette anni per completarne la costruzione e 60.000 sterline. Mr. Dawson dichiarò di volere una casa che potesse sopportare qualsiasi condizione meteorologica. Direi che ci è riuscito visto lo stato di splendida conservazione in cui si trova oggi la residenza. Mr. Dawson morì nel 1875 e la residenza passò a Edward Preston Rawnsley parente di Hardwicke Rawnsley (ricordi che l’ho menzionato nella prima tappa di questo viaggio?).
Fu proprio qui che Beatrix conobbe Hardwicke Rawnsley. La loro amicizia fu fondamentale per il futuro di Beatrix come autrice di libri e come preservazionista. Rawnsley fu infatti uno dei tre fondatori del National Trust e di certo influenzò notevolmente Beatrix riguardo alla preservazione della vita rurale di questa parte d’Inghilterra. Ci sono congetture non ufficialmente confermate che vedono nella loro relazione qualcosa di più di una semplice amicizia. Ma non ci sono tracce né conferme in nessuno scritto.
Al momento della mia visita, il Wray Castle ospita una piccola mostra delle fotografie del padre di Beatrix stampate ad altissima definizione su particolari schermi retro-illuminati che ne fanno apprezzare ancora di più i dettagli. Le foto che vedi qui sono i miei scatti a questi schermi speciali.
Sarò noiosamente ripetitiva, ma anche qui si respira un’atmosfera che tocca punti del cuore sconosciuti. Nel parco attorno alla residenza queste sensazioni si acuiscono, saranno forse le nuvole basse e il profumo nell’aria? O gli alberi secolari, maestosi testimoni di epoche passate?
Lascio come Pollicino, un’altra fetta di cuore qui, con la viva speranza di farvi ritorno presto.
Ambleside, l’Armitt Museum e un lato di Beatrix Potter poco noto
Forse pochi sanno che Beatrix Potter prima di pubblicare i suoi libri per bambini intraprese un intenso studio botanico di funghi e spore che la portò ad illustrare più di trecento tavole botaniche con livelli di precisione altissimi. Elaborò anche una teoria sulla germinazione delle spore di Agaricineae che venne presentata alla Linneal Society di Londra nel 1897. Il suo lavoro venne sì letto ma non preso in considerazione da quella che allora era un’associazione scientifica meramente maschile. La sua teoria fu però confermata negli anni ’90 del Novecento: una piccola-grande ricompensa (seppur postuma) dell’intenso studio e lavoro.
L’Armitt Museum custodisce le tavole micologiche di Beatrix e alcune prime edizioni dei suoi libri nonché i puzzle di Jemima Puddle-Duck e Peter Rabbit. In occasione della nostra visita privata, la curatrice del museo ha selezionato per noi alcune tavole botaniche, in mostra solo per noi. Che emozione poterle osservare così da vicino!
Un’altra giornata volge al termine e noi suggelliamo i nuovi ricordi con una cena a lume di candela nella conservatory di Lucy’s mentre fuori piove…
Grazie per aver percorso insieme a me un’altra tappa di questa incredibile esperienza che ho avuto la possibilità di vivere. Spero possa essere un’ispirazione anche per te.
Ti aspetto nelle prossime settimane per concludere il nostro viaggio a Grasmere con un progetto DIY e un intenso incontro con la famiglia Wordsworth.
A presto!
Donne d’ispirazione: Conversazioni attorno al tè
Beatrix Potter sarà la prima protagonista degli appuntamenti “Donne d’ispirazione – Conversazioni attorno al tè per lasciarsi ispirare dalle vite delle grandi autrici del passato”.
Ti invito a iscriverti alla lista d’attesa per sapere quando e dove si terranno i prossimi incontri.
link utili e bibliografia
- Lindeth Howe
- Yew Tree Farm e la Herdwick Experience
- Il film Miss Potter (uno dei miei comfort movies per eccellenza)
- The Armitt Museum, Ambleside
- Bibliografia di riferimento: Beatrix Potter: A life in nature di Linda Lear e The journal of Beatrix Potter a cura di Leslie Linder
- La tappa No. 1 di questo viaggio
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